L'Europa delle capitali
L’urto emotivo della rottura della condizione “normale” non determina un offuscamento o dispersione, ma un’intensificazione dei valori visivi. Poiché
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dell'irrevocabilità dei fatti e della responsabilità relativa. Rembrandt, invece, approfondisce la motivazione dei fatti; ma non nel senso della
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: istruire il popolo e confermarlo nella fede, mostrargli i doni largiti da Dio agli uomini, edificarlo con la visione dei miracoli, spingerlo a
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la profonda “naturalità” dell'essere umano e dei suoi affetti, e solo al di là di essa si accede a quella prospettiva del possibile, che il finalismo
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Questa, del resto, non tarderà ad estendere al maestro la condanna dei manieristi michelangioleschi e a ravvisare, invece, nel binomio Raffaello
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oltre la cortina ingannevole della natura, e al di là della morte fisica non c’è la gloria dei cieli ma il buio, il freddo, la solitudine della tomba
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Il terzo dei grandi umanisti del Seicento è Vermeer: il più vicino, anche, a quella che sarà la sostanza del pensiero illuministico. Se anche Il
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funzione statica è indipendente dall’equilibrio dei valori plastici. Ma poiché quegli elementi conservano la configurazione che avevano come componenti di
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Pietro da Cortona nella chiesa dei Santi Luca e Martina: la definizione dello spazio è affidata all’articolazione plastica delle pareti, ai suggerimenti
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Non diversamente, sulla traccia del Bernini, la scultura cerca la “naturalezza” nel rendere nel marmo la morbidezza dei capelli, il calore delle
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La teoria dei “generi” è stata formulata per la pittura, ma in realtà vale per tutta l'arte. Anzitutto, il fatto stesso di isolare i “ generi” limita
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fabbro: può essere un’allusione al valore ideale della praxis, del lavoro umano. In ogni caso, nel dipinto di Velázquez come in quello dei Le Nain il
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’alternativa dei vuoti e dei pieni, nel contrasto di luce e di ombra tutta la casistica dello spazio, e dominano l’ambiente riducendolo, praticamente, a
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se la teoria dei temperamenti e della loro origine astrologica è ormai superata e lontana. Basterà un passo, al Reni, per raffinare il temperamento in
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appartiene ormai allo stesso rango sociale dei suoi modelli, li tratta da pari a pari. Gli sono talmente famigliari che, per riconoscerli, non ha
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pieghe dei velluti sgualciti. Hals, infine, è l'inventore di una caricatura fatta col colore invece che al trattò; ma il trattò descriveva
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sentimento perché il sentimento è la “naturalità” umana, la natura è l'origine dei sentimenti, delle azioni, della storia: è la prima causa da cui discendono
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Il contributo dei pittori del Nord e quello del Saraceni (veneziano che ha studiato Elsheimer) accentuano sempre più l’elemento sentimentale o
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, il luogo delle forze misteriose e demoniche; è il luogo dei portenti, dove il mito s’avvera e tutto può accadere; ma il villano col berretto calato
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. La luce di Rembrandt nasce dai segni scritti dal pennello come, nei disegni e nelle incisioni, dalla diversa frequenza dei tratti neri sul bianco
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ridicolo: non vale di meno, anzi è più vero perché di fronte ai misteri che ci trascendono la sapienza dei filosofi non vale più delle massime degli
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Non è un caso che questa pittura nasca e si sviluppi parallelamente, e in antitesi, alla corrente dei “romanisti” e degli “italianizzanti”: è quasi
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La corrente dei Bamboccianti a Roma, che si forma intorno a Pieter van Laer, non ha certamente l'importanza sociale che si è voluto attribuirle; ma
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Quanto alla socialità bassa dei pittori olandesi di costume, da Teniers a van Ostade e Brouvver, non v'e ragione di giudicarla più autentica della
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dei vasi, gli uccelli becchino l’uva nella fruttiera e topi rosicchino il formaggio sulla tavola apparecchiata. Il gioco si fonda sulla vecchia favola
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dei miei sensi non contamina più. è un pensiero ascetico, che lega con l’accento di lirica religiosa di tutta la sua pittura: ma è un ascetismo
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della crosta del pane, il vellutato delle pesche, il brillante delle scaglie dei pesci, la morbidezza del pelo della selvaggina, la trasparenza e la
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dall’artista a chi guarda, l’intenzionalità tende a orientare la scelta e il riconoscimento dei valori. Poiché, da questo punto di vista empiristico
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molteplicità e la diversità illimitata dei fenomeni: prima tutto era subordinato, ora tutto è autonomo e la coerenza che lega tutti quei fatti autonomi non è una
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domma. La Chiesa romana, come presenza manifesta di Dio in terra, ha bisogno dell’arte come dell’evidenza spettacolare dei proprii riti, per rendere
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piena di problemi. Tra gli altri, c'è quello dei popoli pagani che sono entrati a far parte della comunità umana e che bisogna iniziare alla vita
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: evidentemente queste saranno tanto più efficaci quanto meglio commisurate alle attitudini, agli interessi, al costume dei vari ceti sociali. C’è bensì una
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decisioni dei grandi, coinvolge tutti: la rete sempre più estesa dei traffici anche intercontinentali, l’accumulo di ricchezza da parte della borghesia
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Si accusa l'arte del Seicento d’essere oratoria, celebrativa, tutta rivolta all’esaltazione dei grandi e delle sorgenti divine dell’autorità, benché
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lascia credere che la distinzione tradizionale tra un’arte aulica legata al potere e un’arte dei ceti medi sia molto più apparente che reale. è più
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imitare cose diverse e impiegare modi diversi; inoltre la mimesis può essere imitazione dei migliori, dei simili, dei peggiori. Se la tragedia è “mimesi di
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di dimostrare il vero, non è mero artificio verbale: tiene conto del costume, dei principi o dei valori che, pur non essendo verità assolute, hanno un
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Il discorso rettorico o persuasivo può avere molti modi: si può presentare senza commenti la prova inconfutabile dei fatti; se la prova non è palmare
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Nel secolo XVII l’accentramento dei poteri determina il prevalere di una città, che diventa la sede dell’autorità dello Stato, degli organi di
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meta di visitatori d’ogni paese, deve imporsi per la grandiosità dei suoi monumenti, deve orientare le proprie strutture viarie in rapporto alle grandi
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propagandistico, ma si fonda sul presupposto ideologico che la comunità dei fedeli, anzi l’ecumene cristiana, costituisca il corpo stesso della Chiesa e sia
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affrontare problemi strutturali di fondo. Lo spettacolo e dei più suntuosi, ma lascia trasparire l’intento di sopraffare ed imporre più che di
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Il tema del monumento, come manifestazione visibile dei valori storico-ideologici che formano il fondamento dell'autorità, non ispira soltanto le
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grande Fontana dei Fiumi, ne definisce la spazialità in senso storico-allegorico: l'unione di un elemento naturalistico (le cascate d'acqua, le rocce
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coscienza collettiva: nel complesso dei suoi contributi all’assetto definitivo della basilica non si propone soltanto di unificare soluzioni disparate e
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ritroveremo il sentimento del monumentale anche nella composizione dei paesaggi, nelle pose dei ritratti, talvolta perfino nelle nature morte.
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che adorano il raggiante monogramma di Cristo. è un'altra società che abita un altro spazio, al di là della società dei viventi e del suo spazio
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mantello pezzato dei cavalli è così sicuro e immediato che lo spettatore si appaga della coerenza visiva e non rileva l’assurdità della descrizione
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sociale; evidentemente vuole alludere, con una metafora sociale, al rango privilegiato dei santi nella gerarchia dei valori spirituali e, insieme, al
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Nel campo urbanistico-architettonico, questa concezione dello spazio conduce alla variazione continua dei rapporti di grandezza, all'impiego di scale
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